Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Gravure

FABRIS PIETRO

View taken from the bottom of the Crater of Monte Nuovo (tav. XXVII)

1776

1500,00 €

Perini Libreria Antiquaria (Verona, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1776
Lieu d'édition
Napoli
Graveurs
FABRIS PIETRO
Thème
Campania-Monte Nuovo

Description

Incisione in rame, foglio: mm 330x460, battuta: mm 215x395. Acquerellata d'epoca. Ottime condizioni.<BR>Tratta da: HAMILTON WILLIAM. Napoli, Pietro Fabris, 1776-1779.<BR>Campi phlegraei. Observations on the volcanos of the two Sicilies… Supplement to the Campi Phlegraei being an account to the grat eruption of the mount Vesuvius in the month of August 1779… <BR>L'opera costituisce un caso unico nella storia del libro illustrato settecentesco, in quanto riunisce un testo di grande interesse scientifico a una serie di 54 tavole di grande valore artistico disegnate dal vero, eseguite all'acquaforte su lastra di rame e dipinte all'acquerello dal grande vedutista Pietro Fabris (attivo tra 1763 e 1779). Il trattato, fu pubblicato nel 1776 con testo francese e inglese e fu indirizzato alla Royal Society di Londra. L'autore, Sir William Hamilton (1730-1803), fu a Napoli tra il 1764 e il 1800 come ambasciatore d'Inghilterra; durante tale permanenza poté raccogliere molto materiale relativo alla vulcanologia, in particolar modo riguardante il Vesuvio e i Campi Flegrei, ma anche riguardanti l'Etna e altre località siciliane. Di Fabris invece non si sa molto, ma, di certo, con le tavole dei Campi Phlegarei si pose a modello per le vedute al guazzo di tutti i maestri napoletani successivi, da Alessandro D'Anna a Saverio Della Gatta. Le incisioni acquerellate del Fabris, in accordo con il gusto dell'epoca per l'alternanza di idillico e sublime, presentano scenari ameni e terribili eruzioni vulcaniche, ma anche campioni di minerali prelevati nelle varie località descritte da Hamilton, i quali vengono illustrati in maniera assolutamente realistica, pur mantendo sempre un alta qualità artistica. <BR><BR>Gouaches napoletane…, cat. Della mostra, Napoli 1985, pagg. 224-225; G. Pane - V. Valerio, La città di Napoli tra vedutismo e cartografia…, cat. Della mostra, Napoli, 1988, pp. 309-311.