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Gravure

Linton William dis., Linton William dis.

The Temple of Vesta at Tivoli

1832

150,00 €

Trippini Sergio Libreria (Gavirate, Italie)

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Détails

Année
1832
Format
mm 322x240
Edition
1832
Graveurs
Linton William dis.
Thème
Tivoli
Designers
Linton William dis.
Langues
Italien

Description

Litografia, stampata su carta della cina, tratta da un disegno di William Linton eseguito durante il suo tour in Italia negli anni 1828 e 1829. "In order to preserve perfectly the fidelity, spirit, and character of the originals, which were taken in pencil, they will be repeated in the same free and sketchy style by Drawings executed by himself, on Stone". L'opera, in cui si trova inserita la veduta, "Sketches in Italy: Being a selection." dedicata a Sua Maestà William IV è da considerarsi una delle più importanti del Grand Tour del XIX prodotta da un artista inglese; uscì in dodici fascicoli, ciascuno contenente 8 illustrazioni, pubblicati ogni due mesi.Ottimo stato di conservazione.Linton William (1791-1876) Il suo stile e la sua opera furono influenzati da Richard Wilson, il grande paesaggista gallese (1714-1782), per l'ampia composizione panoramica, nonché dall'opera di Claude Lorrain (1600-1682), di cui studiò gli effetti della luce naturale, e da Claude-Joseph Vernet (1714-1789), per la sua idealizzazione del classicismo. Nel 1817 si stabilì a Londra ed espose alla Royal Academy e alla British Institution. Nel 1823-24 ebbe parte attiva nella fondazione della Society of british Artists, della quale fu anche presidente nel 1837. Nel 1828-29 effettuò il lungo viaggio da cui scaturì la pubblicazione in due volumi in cui è inserita la presente veduta. Alcuni anni più tardi ne compì uno ancor più lungo nel Mediterraneo, visitò la Grecia, da cui scaturì l'opera "The scenery of Greece and its islands", edita nel 1850, la Sicilia, ancora il sud dell'Italia e il sud della Francia. Il risultato di questi viaggi fu un grande numero di schizzi e disegni che costituirono la base per i suoi dipinti di paesaggi di grandi dimensioni; per tale motivo fu definito "il nuovo Richard Wilson" e fu messo in comparazione con un altro grande artista del suo tempo: J.M.W. Turner. Il British Museum e la Tate Gallery conservano tra le sue opere anche quadri di vedute italiane.Rif: Vescarelli, p. 238; Benezit, Dictionnaire des Peintre…; Grant, A Dictionary of British Landscape Painters.