Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Gravure

PIRANESI Giovan Battista

Camino: Architrave decorato con un motivo in chiave greca e un parafuoco circolare con figure dello zodiaco.

1769

300,00 €

Antiquarius Libreria (Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1769
Lieu d'édition
Roma
Format
390x250
Graveurs
PIRANESI Giovan Battista

Description

La tavola appartiene alla celebre serie Diverse Maniere d'adornare i cammini ed ogni altra parte degli edifizi desunte dall'architettura Egizia, Etrusca, e Greca con un Ragionamento Apologetico in defesa dell'Architettura Egizia, e Toscana, opera del Cavaliere Giambattista Piranesi Architetto. Acquaforte e bulino, firmata in lastra in basso. Magnifica prova, impressa ad inchiostro nero su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Edizione coeva, stampata da Generoso Salomoni nel 1769. Sebbene venga pubblicata nel 1769 una serie di epistole ne riconduce l’epoca ad alcuni anni prima, e si suppone che già nel 1767 un buon numero di tavole fosse pronto. Dal punto di vista stilistico questa può essere senza alcun dubbio considerata come il massimo dell’estro espresso dal Piranesi. Definirlo tuttavia risulta impresa disperata; né barocco, né neoclassico e né manierista, ma come semplicemente appellato dal Focillon “stile Piranesi”. La novità espressa dalle sessanta tavole che compongono il volume risulta essere, tralasciando la bellezza intrinseca delle incisioni, il fatto di rimanerne ammaliati dalla fantasia prorompente, dalla loro immediatezza, e da un intreccio di nostalgie classiche e ricordi barocchi, essendo quasi consapevoli di entrare nei sogni allucinati di un archeologo. Nel rappresentare i camini, i mobili, gli orologi e quanto altro espresso in Diverse maniere il Piranesi si serve di alcune figure ornamentali che si possono dividere in due grandi categorie. La prima comprende elementi tratti dal repertorio decorativo dell’antichità classica con particolare riferimento a quella egizia, mentre l’altra categoria è rappresentata da elementi del lessico della natura, presente soprattutto con esemplari della fauna. I concetti del Piranesi, espressi nelle forme qui da lui inventate e ricreate, appaiono inquietanti e ambigui, addirittura contraddittori e se si vuole precursori del romanticismo. A conferma della teoria di molti studiosi, che lo considerano come precursore dello stile letterario dell’Impero piuttosto che massimo esponente del neoclassicismo. Acquafortista, incisore, progettista, architetto e teorico, viene considerato uno dei supremi esponenti dell’incisione topografica, sebbene il maggiore interesse egli lo mostrasse per l’architettura. Anche se solo pochi disegni architettonici sono stati realizzati, egli ebbe comunque una grande influenza, nel Neo-Classicismo europeo, attraverso contatti personali con architetti, mecenati e artisti in visita a Roma nel corso di quattro decadi. La sua prolifica produzione di lastre di acqueforti, che combinava una straordinaria immaginazione con una conoscenza delle tecniche dell’antica Roma estremamente pragmatica, diede avvio ad una nuova e duratura percezione dell’antichità. Era anche disegnatore di strutture e palchi per le feste, decoratore di interni e di mobili, così come restauratore. L’interazione di questa straordinaria combinazione di attività lo portò ad un concetto alto del disegno, sostenuto da saggi scritti. L’eredità che lasciò, relativamente alla sua visione unica della civiltà romana, fu una interpretazione immaginativa e una ricreazione del passato che ispirarono scrittori e poeti così come artisti ed altri disegnatori. Bibliografia John Wilton-Ely, Giovanni Battista Piranesi: The Complete Etchings, 1994, n. 928; Henry Focillon, Giovanni Battista Piranesi, 1967, n. 905.