Bogliastro (Duché de Gènes)

Questa veduta di Bogliaco, tra tutte le vedute appartenenti alla "suite", rappresenta uno dei pochi momenti in cui Emeric de Tamagnon si accosta davvero al paese dichiarato in epigrafe: di solito, in fatti, concentra la sua attenzine sul paesaggio dei dintorni, escludendo addirittura la presenza della struttura urbana di riferimento, o riducendola, come nel caso della veduta di San Remo. In questo caso il punto di presa è lungo la spiaggia ed in particolare nei pressi dell'antico ponte romano. Jean Joseph August Emeric de Tamagnon, nativo di Hyères, ebbe tra i suoi maestri il paesaggista romantico Jean-Charles J. Rémond e Francois Marius Granet, dal quale, in particolare, prese il gusto provenzale per gli spazi aperti e luminosi, per il tratto largo e fluido da acquarellista. Artista intelligente e originale, seppe mantenere l'effetto di una luce plastica e suggestiva del colore anche nelle numerose litografie, da lui stesso eseguite sui propri disegni, che si distinguono da quelli degli altri vedutisti per la scelta dei soggetti e per lo stile della realizzazione grafica.La veduta è inserita nell'opera "Littoral de l'Italie dessiné d'après nature par A. Emeric de Tamagnon" pubblicata a Parigi presso Lemercier nel 1850 ca.