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Livre

Aristotele

Trattato dei governi di Aristotele tradotto di Greco in lingua volgare fi(o)rentina da Bernardo Segni gentil'huomo & accademico fiorentino

per Bartholomeo detto l'Imperador, e Francesco s, 1551

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Perini Libreria Antiquaria (Verona, Italie)

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1551
Lieu d'édition
Venetia
Auteur
Aristotele
Éditeurs
per Bartholomeo detto l'Imperador, e Francesco s
Thème
Letteratura classica

Description

In 8°(mm 156x100); carte 230, carte n.n.17. Frontespizio figurato con elegante silogr., capilettera con fregio in legno. Mezza pelle verde ottocentesca con angoli, dorso a scomparti, titolo e fregi in oro. Seconda edizione italiana tradotta dal Segni. Le opere di Aristotele, poco note sino ai tempi di Pompeo, furono poi pubblicate e ordinate da mani poco abili, e che non solo i libri della Politica ma anche altre opere dello Stagirita presentano segni evidenti di disordine. Nel Trattato dei governi appunto il soggetto, interrotto al terzo libro, ricomincia e continuia nel settimo e nell'ottavo, e l'argomento, imperfettamente trattato nel quarto,è poi da Aristotele compiuto nel sesto. "L'ordine reale, è invece il seguente: primo, secondo, terzo, settimo, ottavo, quarto, sesto e quinto libro. Nel terzo libro Aristotele afferma esservi tre forme fondamentali di governi: monarchia, aristocrazia, repubblica. Nel settimo e nell'ottavo egli tratta dell'aristocrazia, che, al suo giudizio, è tutt'una cosa con la costituzione esemplare, con l'ottimo governo. Nei libri quarto e sesto tratta della repubblica e delle forme degeneri dei tre governi puri: la tirannide, l'oligarchia e la demagogia; e, poichè i governi oligarchici e democratici sono i più comuni, ne ragiona più a lungo e ne dà i principî speciali. Viene da ultimo il quinto libro, dopo aver considerato tutti i governi, nella loro natura, nelle loro condizioni particolari, Aristotele ne studia la durata e fa vedere in che maniera ciascuno di essi può conservarsi o risica di perire."<BR>Ottimo esemplare con minimi difetti. Piuttosto raro. Gamba, 91. Argelati I 99; Graesse I 218.