Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

In-8° (200x135mm), pp. 345, (3), legatura editoriale tutta tela rossa rigida con titoli in verde al dorso e al piatto anteriore, bella sovraccoperta illustrata a colori da Fulvio Bianconi, alette paratestuali. Lievi segni del tempo e d'uso alla legatura e alla sovracoperta. Lievi fioriture ai contropiatti, ai fogli di guardia, all'occhietto e al frontespizio, peraltro interno fresco. Buon esemplare. Prima edizione del libro più celebre di Gadda, nonché uno degli esiti più alti della letteratura italiana del '900, originalissima reinvenzione del genere giallo. La struttura poliziesca del libro non prelude al finale del giallo classico, con la scoperta del colpevole, in quanto la realtà stessa è un "pasticciaccio" non ordinabile razionalmente. "Tutti sanno che il Pasticciaccio è, anche nell’ultima edizione, un libro incompiuto; ma, precisazione ben più importante, un libro, se non proprio così impostato intenzionalmente, accettato deliberatamente come incompiuto. Se la fine sia stata soltanto abbozzata o non abbia proceduto oltre la concezione mentale, è cosa del tutto secondaria di fronte a quest’accettazione, che Gadda difese (per verità senza troppa fatica) contro le insistenze editoriali", ha scritto il massimo esegeta gaddiano, Gianfranco Contini. Gambetti / Vezzosi, p. 368: "Sembra che Gadda abbia scritto per questa edizione una quarantina di pagine (dove si rivela il colpevole dell'omicidio) poi escluse dall'edizione, ma ancora nascoste dall'attuale detentore delle carte". Spaducci, p. 136. Italiano