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Livre

Milan Giacomo

Notizie intorno alla vita e agli scritti di Luigi Da Porto. Unito a: Alcune lettere inedite di Luigi da Porto scritte dall’Anno MDIX al MDXII.

per Valentino Crescini,, 1829

110,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italie)

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Détails

Année
1829
Lieu d'édition
Padova,
Auteur
Milan Giacomo
Éditeurs
per Valentino Crescini,
Thème
UDINE FRIULI PRIME EDIZIONI BOLOGNA SOSSANO BEMBO URBINO, UMANESIMO BIOGRAFIE
Langues
Italien

Description

Due opere legati alla figura di Luigi da Porto rilegate in un unico volume rilegato in cartoncino coevo marmorizzato. In 8° (22x13 cm). Opere in buone-ottime condizioni di conservazione. Per la prima opera: 37, (3) pp. Una xilografia al frontespizio. Prima edizione di questa rara biografia del grande scrittore e storiografo piacentino, Luigi da Porto. Discendente di una nobile famiglia vicentina, molto presto venne educato alle armi e alle lettere presso un parente di Urbino. Ebbe una vita avventurosa di amori e spade, fino alla scaramuccia in Friuli con dei soldati tedeschi nel 1511 durante uno scontro vicino al fiume Natisone. Letterato fine e poco conosciuto scrisse delle Rime pubblicate nel 1539, e una settantina di Lettere storiche, pubblicate nel 1857, sugli avvenimenti politici e bellici seguiti alla lega di Cambrai. Di lui rimane mistero soprattutto per la Historia nuovamente ritrovata di due nobili amanti (Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti, pubblicata nel 1530 circa e successivamente ristampata insieme alle Rime nel 1539, con la revisione linguistica di Pietro Bembo), novella che Luigi da Porto scrisse nella pace della sua villa di Montorso Vicentino, convalescente per le ferite dell'animo e del corpo. La storia racconta del tormentato amore di Romeus e Giulietta, da cui William Shakespeare trasse in seguito ispirazione per la sua più famosa tragedia, Romeo e Giulietta. L'ispirazione per la storia a sua volta deriva probabilmente da un racconto di Masuccio Salernitano, Mariotto e Ganozza, che Da Porto rielabora, modernizzandola e introducendovi numerosi elementi poi ripresi dal grande drammaturgo inglese. Già nell'esordio c'è l'intenzione dell'autore di inserire le vicende in una cornice verosimilmente storica: si tratta una pausa dei combattimenti in cui egli era impegnato, e una marcia di trasferimento da Gradisca a Udine, con l'introduzione di un narratore esterno, l'arciere Pellegrino un amico di ventura dello scrittore al quale è demandato il compito di consolare Luigi da una delusione d'amore, narrando una vicenda da cui si comprenda come «lo star molto nella prigion d'amore si disdica, sì tristi son quasi tutti è fini, a' quali egli ci conduce, ch'è uno pericolo il seguirlo». La prova è in un racconto assai diffuso nella sua città di origine, Verona, su due giovani amanti. Altre teorie più recenti e documentate danno invece al racconto un carattere più autobiografico, per cui dietro Romeo e Giulietta si celerebbero le figure di Luigi stesso e di sua cugina Lucina Savorgnan, implicati entrambi nelle vicende di faide tra Strumieri e Zamberlani che infiammavano il Friuli nel primo Cinquecento, culminando con la rivolta della Crudel Zobia Grassa. Ad avvalorare queste teorie ci sarebbero corrispondenze tra le cronache friulane e i particolari del racconto di Da Porto e alcuni dettagli che rispecchiano più la situazione urbanistica di Udine che non a quella di Verona. Per la seconda opera: 88 pp. Prima edizione di questa raccolta di lettere inedite di Luigi da Porto. Le lettere sono indirizzate al Conte Antonio Savorgnan a Udine per la maggior parte e alcune a Lodovico Almerico, Ghellino dei Ghellini, Pietro Bembo in Urbino, Faustino Broja in Sossano, Carlo Antonio Caccialupo a Bologna.