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Livre

Manoscritto).

MANOSCRITTO di interesse friulano sulla famiglia Savorgnan.

1562

1850,00 €

Scriptorium Studio Bibliografico (Mantova, Italie)

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Détails

Année
1562
Lieu d'édition
S.l.n.d.,
Auteur
Manoscritto).
Thème
FRIULI VENEZIA GIULIA

Description

manoscritto cartaceo in-4 (mm. 285x200), cc numerate 57, leg. cart. coevo con tit. mss al piatto ant.: "Processus. 1562 2 Marzo". Si tratta della stesura del processo tra Clara Priuli e Maria Savorgan, rispettivamente moglie e figlia di Pagan Savorgnan, e tal Giuseppe Cremonese, esattore ed amministratore delle proprietà del primogenito di Pagan Giacomo Savorgnan Conte di Belgrado, del castello di Ariis e pertinenze. Dopo la morte di Giacomo nel 1560 l'imputato continuò ad amministrarne i beni ma viene accusato di accumulare molti debiti e sopratutto di non rendere conto del suo operato alla famiglia. Il processo si svolge da marzo a ottobre del 1562, e significativa è la lista finale dei beni sottratti, esposta da Clara, che comprende terre e località ma anche vettovaglie, bestiame, suppellettili, oggetti, libri contabli, denari di proprietà dei Savorgnan. I Savorgnan vennero nominati Conti di Belgrado dal Doge veneziano Leonardo Loredano nel 1515, con proprietà e terreni ma anche una certa autonomia giuridica e amministrativa. La veneziana Clara o Chiara Priuli andò in moglie a Pagan, che presto fu dichiarato insano di mente. Ebbero cinque figli: Giacomo (1521-1560) accusato dell'omicidio del fratello Scipione, Tristan, Giovan Battista e Maria. La madre, già vedova, alla morte del primogenito Giacomo si trova ad affrontare alcune questioni legali contro i fratelli Savorgnan anche nome della figlia e gli atti di questi processi, dal 1560 al 1567, sono conservati all'Archivio di Stato di Venezia. Per quanto riguarda l'archivio del feudo di Belgrado in particolare sappiamo che nel 1735 fu ampiamente distrutto da un incendio a Palazzo Savorgnan in S. Stae a Venezia, e quel che rimase è confluito all'Archivio Capitolare di Udine. Il manoscritto è in chiara grafia, redatto in latino e in parte italiano. Picc. mancanze ad un angolo per la copertina e le prime 15 cc, ma ottimo stato di conservazione. [237]