Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Livre

Canfora Luciano

Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo Italiano

Laterza 2019 Cultura Storica,

38,00 €

Pali s.r.l. Libreria (Roma, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Auteur
Canfora Luciano
Éditeurs
Laterza 2019 Cultura Storica
Thème
Comunismo Marxismo
Description
Come Nuovo
Description
H
Jaquette
Oui
Etat de conservation
Comme neuf
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Premiére Edition
Non

Description

8vo, riegato in sovracoperta, 1016pp. Di Concetto Marchesi (1878-1957) puÚ dirsi che ebbe due vite: quella vera, di uomo di genio, con la sua grandezza, e le sue debolezze e zone d'ombra, il suo fiuto politico, il suo pessimistico individualismo; e quella, artificiosa, del mito postumo. L'esperienza che segnÚ tutta la sua vicenda fu la resa, e poi adesione, al fascismo della maggioranza degli italiani. Marchesi convisse col fascismo nella difficile posizione dell'oppositore 'dormiente', unico esponente dell'alta cultura italiana legato al disciolto ma mai annientato Partito comunista. Intanto maturava in lui l'opzione, verso cui si orientava, negli stessi anni, anche Antonio Gramsci, per il ´cesarismo progressivoª, incarnato, ai suoi occhi, dal potere staliniano. La costante riscrittura di capitoli chiave della sua Storia della letteratura latina (Gaio Gracco, Sallustio, Cesare, Tacito) fu lo specchio di tale cammino. Rettore a Padova dopo l'8 settembre 1943, giocÚ una partita spericolata e controversa, ma alla lunga insostenibile. Costretto alla fuga, dall'esilio in Svizzera, crocevia dei servizi segreti delle potenze in guerra, divenne il perno della rete che riforniva di armi i partigiani. Nel riflusso del dopoguerra, presto vide che il fascismo non era affatto morto. Ma nel ´terribile 1956ª, pur sferzando apostati e fuggiaschi, intuÏ la crisi profonda del movimento comunista.