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Livre

Jacques Cujas, ,Jacques Cujas

Iacobi Cuiacii Ic. Tolosatis Opera ad Parisiensem Fabrotianam Editionem Diligentissime Exacta in Tomos XI distributa Auctiora atque Ementatiora. Pars Posterior. Tomus V

, Modena, Mutina Società Editrice, 1777

850,00 €

Librisaggi (San Vito Romano, Italie)

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Détails

Année
1777
Auteur
Jacques Cujas
Volume
11
Éditeurs
, Modena, Mutina Società Editrice
Edité par
,Jacques Cujas
Thème
Diritto
Description
rilegato
Etat de conservation
En bonne condition
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Condition
Ancien

Description

Copertina in cartonato foderato con cartapecora, segni del tempo e tracce di sporco, sul dorso titoli e nervi impressi su pseudo tasselli . Taglio brunito. Pagine in pergamena. Frontespizio con titoli in rosso e in nero, , numerose e ampie gore, numero in matita sull'angolo superiore esterno. Testo perfettamente leggibile, gore a volte assenti, a volte rare e a volte molteplici. Formato 39 x 25
Eccezionale esemplare del tomo V di questa edizione della stamperia modenese, probabilmente introvabile fondamentale per il Diritto Ecclesiastico. Le pagine son in pergamena di alta qualità.
In questo volume è riportato l'indice degli argomenti e delle parole degli altri 10 volumi.
Jacques Cujas, italianizzato in Jacopo Cuiacio (Tolosa, 1522 – Bourges, 1590), è stato un giurista francese.Proveniente da una famiglia di origini modeste, iniziò l'insegnamento universitario nel 1547 alla Facoltà di diritto dell'Università di Tolosa, concludendo la carriera nel 1590 a Bourges, ove aveva insegnato altre due volte (nel 1555-1557 e nel 1559-1560).
Dal 1566 al 1567 insegnò a Torino, mentre in altre due occasioni fu docente a Valenza (1557-1559 e 1567-1575). Membro di spicco della Scuola culta francese, contrastò apertamente Bartolo da Sassoferrato privilegiando l'esegesi del testo rispetto al testo stesso. Fu inoltre esaltatore di Accursio. Le sue opere più importanti, manifesto della sua dottrina, sono le Observationes et emendationes e i Commentarii ai Digesti e al codice di Giustiniano. Grazie alle sue doti nel campo del diritto, egli ottenne la stima del re di Francia, del duca Emanuele Filiberto di Savoia e di papa Gregorio XIII. Nel proprio testamento egli dispose che i suoi libri, tutti annotati di suo pugno, fossero dispersi e non venduti in un solo blocco affinché nessuno potesse servirsi sistematicamente dei suoi appunti. Buono (Good) .