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Livres anciens et modernes

Guttuso, Renato

Gott mit Uns. Ventiquattro tavole in nero e a colori di Renato Guttuso. Con una nota introduttiva di Antonello Trombadori

La Margherita Libreria Editrice (officine grafiche S.A.G.A.), 1945

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italie)

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Détails

Année
1945
Lieu d'édition
Roma,
Auteur
Guttuso, Renato
Pages
pp. 51 [5], con le pp. 13-[52] che sono in carta satinata e ospitano recto le 24 tavole numerate.
Éditeurs
La Margherita Libreria Editrice (officine grafiche S.A.G.A.)
Format
in 4° oblungo,
Edition
Edizione originale.
Thème
Libri Illustrati e d'Artista Storia
Description
album con dorsetto e piatti in cartonato, copertina anteriore interamente disegnata a colori dall’artista,
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Premiére Edition
Oui

Description

LIBRO Edizione originale. CON AUTOGRAFO. Esemplare numero 102/705, in ottime condizioni di conservazione, non sofisticato (normale principio di fessurazione a testa e piede della cerniera anteriore, fragilissima e comunque per lo più intatta; minima sbucciatura al piede del dorso). Pregiato da bella dedica autografa dell’artista alla prima carta, datata «set 1947». Molto raro così. Il capolavoro in formato libro di Renato Guttuso, tirato in sole 705 copie numerate (più dieci fuori commercio). L’artista aveva pubblicato diversi di questi schizzi sulle pagine dell’«Unità», nel corso del 1944, e gli stessi erano stati esposti alla mostra estiva «L’arte contro le barbarie», organizzata dal medesimo Antonio Trombadori che qui firma la prefazione. Ma l’operazione che riesce con il «Gott mit Uns» è quella del libro d’artista: con la memoria al Goya dei «Désastres de la guerre», Guttuso crea una «savage series of drawings» — nelle parole dello scrittore australiano Peter Robb — impaginata con maestria a creare una climax che dall’approssimazione realistica dei primi schizzi in bianco e nero progredisce saturandosi di colore e di forme distorte, dal sapore fumettistico, che deflagra in realtà sulla copertina, letteralmente ricoperta da un mostruoso soldato deforme coperto di rosso-sangue su fondo rosso-sangue. La sequenza si presta a molteplice letture, ma quella coloristica rimane la più sofisticata, coinvolgendo anche l’aspetto tecnico di una stampa volutamente trascurata, con i passaggi di colore, a chiazze sfalsate rispetto ai contorni, che restituiscono la sensazione del movimento caotico, della violenza, del dramma e dell’errore/orrore. Per limitarsi a un accenno, non passerà inosservato il fatto che i colori della copertina, così connotati negativamente (rosso-sangue, verde-militare, bianco-metallo di elmetto e fibbia), sono i colori della bandiera italiana.