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Livre

Magendie, Francois <1783-1855

Formulario per la preparazione ed uso di molti nuovi medicamenti di F. Magendie e nuove ricerche chimiche sulle chine-chine dei sigg. Pelletier, e Caventou con osservazioni mediche relative, note, ed aggiunte.

Dai Torchi di Raffaello di Napoli,, 1822

250,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italie)

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Détails

Année
1822
Lieu d'édition
Napoli,
Auteur
Magendie, Francois <1783-1855
Éditeurs
Dai Torchi di Raffaello di Napoli,
Thème
PRIME EDIZIONI FIRST EDITION MEDICINA CHIMICA FARMACIA
Langues
Italien

Description

In 8° (22,5x14 cm); IV, 124 pp. Legatura di inizio del XX° secolo in cartoncino rigido foderato con bella carta a motivi floreali blu e amaranto. Fascetta in pelle scura applicata al dorso con titolo impresso in oro. Esemplare ancora in barbe. Qualche leggero ed ininfluente alone alle ultime due carte ma nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di questo importante trattato di farmacia, nello stesso anno uscirono altre due edizioni. L'opera raccoglie numerosissime ricette per la preparazione di innumerevoli preparati farmaceutici. Francois Megandie fu uno dei medici più celebri del suo tempo anche se i suoi esperimenti furono ampiamente criticati già all'epoca per l'ampia ed incontrollata pratica della vivisezione che era solito praticare in modo spesso cruento. Nato a Bordeaux il 6 ottobre 1783 (morì a Sannois, 7 ottobre 1855) è considerato un pioniere della fisiologia sperimentale. È conosciuto per aver descritto il foro di Magendie. Esiste anche un segno di Magendie, una rotazione verso il basso e verso l'interno dell'occhio dovuta ad una lesione del cervelletto. Il suo più importante contributo alla scienza fu anche il più contestato. Contemporaneo di Charles Bell, Magendie condusse numerosi esperimenti sul sistema nervoso, in particolare verificando la distinzione fra nervi di sensazione e nervi motori nel midollo spinale, giungendo alla cosiddetta legge di Bell-Magendie. Questo portò ad un'intensa rivalità fra le due sponde della Manica, dove gli inglesi sostenevano che Bell avesse pubblicato le sue scoperte per primo e che Magendie aveva rubato i suoi esperimenti. L'asprezza di questa rivalità scientifica tuttavia può essere paragonata solamente a quella tra Isaac Newton e Robert Hooke. Bell aveva dimostrato le proprietà essenziali dei nervi anteriori, ma non aveva trovato risoluzione al problema dei nervi posteriori e della conduzione della sensibilità. Sostanzialmente egli si preoccupava non tanto di studiare le reali proprietà dei nervi, quanto piuttosto di dimostrare che i due tipi di nervi avessero diverse funzioni. Al contrario, Magendie considerava diversa la natura dei nervi e si interrogò oggettivamente sul loro comportamento. Realizzò il suo studio con la stimolazione sia meccanica che elettrica e pervenne ad una rigorosa e definitiva formulazione delle proprietà dei nervi. Secondo la sua tesi i nervi anteriori erano destinati al movimento, i nervi posteriori, invece, a condurre gli impulsi nervosi. Inoltre, caratteristica di quest'ultimi, era la "sensibilità ricorrente" ovvero la loro costante e continua capacità di trasmettere l'impulso nervoso, al contrario dei nervi anteriori che si dividevano in sensibili, parzialmente insensibili e completamente insensibili. Esemplare in barbe.