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Gravure

DE MARI GIULIANO

Celeste ancile ò sia scudo di verità contra i dardi della bugia. Ove si scuopre la diabolica malignità della calunnia, de' libelli famosi, e Lettere cieche. Esposto, E dedicato al Serenissimo Signore Stefano de Mari, Doge di Genova da Giuliano De Mar

1664

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Perini Libreria Antiquaria (Verona, Italie)

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1664
Lieu d'édition
Lione
Éditeur
appresso Filiberto Lavenzolo
Graveurs
DE MARI GIULIANO

Description

In 12° (mm 145x85 ); pagg. (20), 312, (2). Capolettera e testatine in silografia. Pergamena flessibile coeva con titolo manoscritto al dorso a inchiostro bruno, tagli rossi. Interessante operetta sulle lodi e utilità dello scudo applicate alla difesa dalle calunnie tra gli argomenti trattati: nel giudicare le altrui azioni morali, danni cagionati dalla calunnia, quando sia più conveniente il parlare per la propria innocenza, che il tacere….il difendere la propria riputazione…autori di libelli famosi sono infami & infestabili di malignità diabolica…etc. <BR>Gli Ancili erano i dodici scudi sacri di cui solo uno era autentico e gli altri imitazioni. Quello autentico era caduto dal cielo a Numa Pompilio quale segno di consenso degli dei ai quali aveva chiesto la protezione di Roma. Per paura che lo scudo potesse essere rubato Numa Pompilio ne fece fare altri undici uguali da Veturio Mamurio. Gli Ancili erano custoditi sul Palatino nella Curia Saliorum e portati in processione dai sacerdoti Salii ogni primo di marzo. Bell'esemplare, raro, lievemente arrossato. Codice ISBN IT\ICCU\CAGE\012638; Rifacimento della medesima opera di Giovanni Battista Noceto, cfr. p. preliminari.